Ricercatori per un giorno



La tecnologia e la ricerca scientifica sono presenti quotidianamente nelle nostre vite. Spesso sentiamo notizie riguardanti nuove scoperte di terapie o farmaci in grado di curare gravi malattie, ma non siamo totalmente coscienti di ciò che la scienza e la tecnologia sono in grado di fare.
Per questo motivo alcuni istituti di ricerca, tra cui la Neuromed di Pozzilli, hanno deciso di prendere parte alla "Notte dei Ricercatori”, un evento promosso e co-finanziato dalla Commissione Europea, che cerca di mettere in comunicazione il mondo degli scienziati e quello dei cittadini. In particolare, alcune giornate di questa manifestazione sono state dedicate agli alunni di vari istituti scolastici molisani, tra questi ha partecipato anche il nostro, con le classi del triennio. Avendo già vissuto questa esperienza lo scorso anno, abbiamo potuto fare un confronto e siamo giunti alla conclusione che quest'anno l'organizzazione è stata ottimizzata e abbiamo potuto usufruire di laboratori più interattivi.
Quello che ci ha colpito maggiormente è stato l'incontro tra la scienza e l'arte, infatti oltre ad attività riguardanti materie prettamente scientifiche è stato esposto anche il BAOTAZ, una piattaforma collaborativa e una tecnologia indossabile, per sperimentare sul proprio corpo le emozioni espresse in tempo reale dal pianeta. Questo esperimento è il risultato del lavoro di 46 professionisti tra ingegneri, designer, artisti e informatici. E' composto da due elementi: Baotaz Brain e Baotaz Wearable. Il primo è un cervello interconnesso che interpreta le emozioni e le trasforma in onde di luce e suono. Il secondo è un caschetto che rende percepibili le opinioni e le emozioni espresse attraverso la tattilità e la vibrazione. Noi stessi abbiamo sperimentato sulla nostra pelle le emozioni che si provano ad “indossare” il BAOTAZ e siamo riusciti a percepire le sensazioni che il mondo virtuale ci stava trasmettendo in quel preciso istante riguardo un determinato argomento.
Abbiamo potuto visitare anche dei laboratori di ricerca i quali ci venivano illustrati dai ricercatori stessi. E' stato interessante immedesimarsi, anche solo per un giorno, nel lavoro svolto quotidianamente dagli scienziati, con attrezzature sofisticate e all’avanguardia.
Altra novità di quest’anno è stata la visita all'area dedicata agli scavi archeologici. Grazie a tale scoperta la scienza si unisce alla storia per poter studiare l'uomo in tutte le sue sfaccettature. L'archeologo ci ha illustrato i vari reperti che sono già stati riportati alla luce di una domus romana e ritrovamenti di epoche successive.
Come ricordo di questa giornata suggestiva, oltre ai vari gadget che ci sono stati consegnati all'ingresso, abbiamo portato con noi nel viaggio di ritorno nuove conoscenze da aggiungere al nostro bagaglio culturale ed un'immagine ben precisa di come viene svolta la vita dei ricercatori.

Gli studenti della classe IV A
Liceo delle Scienze Applicate







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